L’Astronomia e L’Irrazionale
L’interesse per gli astri è nato con l’uomo poiché l’uomo primitivo conosceva bene la volta celeste. Per secoli egli ha seguito lo spostamento dei pianeti, del Sole e della Luna in cielo e ha poi iniziato a vedere gli astri come potenze aventi una diretta influenza sulla vita dei singoli individui. La principale tradizione che nacque da questo primitivo interesse verso gli astri è quella che noi oggi chiamiamo astrologia ovvero predizione del futuro e analisi delle caratteristiche individuali attraverso lo studio degli astri. Essa viene definita oggi dagli scienziati come una pseudo-scienza irrazionale che si differenzia dall’astronomia, lo studio del moto e della natura chimico-fisica degli astri e perciò scienza razionale.
Fino al XVII sec. l’astrologia era una branca dell’astronomia e si distingueva in astrologia naturale, previsione dei fenomeni celesti, e in astrologia giudiziaria, predizione delle vicende umane; oggi, purtroppo, molta gente continua a credere nell’astrologia giudiziaria.
L’astrologia e l’astronomia, l’irrazionale e il razionale, si sono mescolate nell’antichità nella cultura di molte civiltà, dai Babilonesi ai Cinesi, dagli Egiziani ai popoli indigeni della Nuova Zelanda e dell’Australia, dai Greci ai Romani. Questa mescolanza si è rafforzata con Tolomeo, astronomo-astrologo alessandrino vissuto nel II sec. D.C., con l’introduzione del suo famoso sistema geocentrico nel quale la Terra era considerata immobile al centro dell’Universo e orbitanti attorno ad essa quelli che erano considerati i 7 pianeti visibili ad occhio nudo, Sole-Luna-Mercurio-Venere-Marte-Giove-Saturno, con la sfera delle stelle cosiddette fisse. Egli in base a ciò stese il primo sistema di previsioni astrologiche da cui discende la moderna astrologia occidentale.
Il declino dell’astrologia cominciò però con Copernico, astronomo polacco vissuto nel XV sec., il quale introdusse il sistema eliocentrico, nel quale il Sole era posto al centro dell’Universo e la Terra in moto attorno ad esso insieme ai restanti pianeti, sistema poi dimostrato essere valido con le scoperte di Galileo Galilei. Questo declino ha poi portato a una completa separazione tra l’astronomia e la stessa astrologia dal momento che iniziavano a presentarsi numerosi problemi di natura logico-scientifica che gli astrologi dell’epoca si trovavano di fronte e quelli di oggi che invece hanno completamente ignorato, continuando questa loro “attività” di ciarlatani e di imbroglioni.
Alcuni di questi problemi che gli astrologi continuano a ignorare nella loro “arte” di stilare gli oroscopi sono:
1) L’astrologia moderna non si è affatto adattata al sistema copernicano dal momento che gli oroscopi vengono stilati considerando il moto dei 7 pianeti, dimenticando che la Terra stessa è un astro in moto nello spazio e che quindi le vicende umane dovrebbero essere influenzate anche dal nostro pianeta e non dal Sole.
2) Non si è mai capito come gli astri possano trasmettere alla psiche umana la loro influenza.
3) I segni zodiacali che per gli astrologi sono 12 in realtà sono 13 poiché nel periodo che va dal 30 novembre al 18 dicembre il Sole si sposta nella costellazione dell’Ofiuco, che nel sistema astrologico degli oroscopi non esiste (perché allora a chi nasce o a chi è nato in quel periodo viene dagli astrologi assegnato erroneamente il segno del Sagittario e non quello dell’Ofiuco?).
Ciò dimostra l’assoluta arbitrarietà del sistema astrologico perché privo di ogni fondamento logico e razionale, sistema che purtroppo ancora oggi è oggetto di credulità popolare, in molti casi pericolosa per gli aspetti umani che ne sono coinvolti.