Albert Einstein, con la sua teoria della relatività generale, dice che, attorno ad ogni oggetto materiale lo spazio-tempo si deforma curvandosi intorno a se. Facciamo un esempio, considerando uno spazio a due dimensioni: quello di un telo teso ai suoi estremi Senza oggetti materiali sulla sua superficie il telo è perfettamente piano (su di esso si dice che è valida la geometria euclidea). Poggiando sullo stesso telo un oggetto quale per esempio, una palla pesante, esso si curva, il telo non è più perfettamente piano (in questo caso si dice che sono valide le geometrie non-euclidee).
Questo esempio in due dimensioni ci fa intuire come agisce la gravità nello nostro spazio tridimensionale; la curvatura dello spazio determina il moto dei pianeti attorno al nostro Sole (esso con la sua enorme massa determina intorno a sé questa deformazione entro la quale si muovono tutti gli oggetti del Sistema Solare compreso il nostro pianeta).
Ma la relatività generale ci spiega anche che se dovessimo comprimere l’oggetto che determina la curvatura del foglio, mantenendo uguale la sua massa o viceversa, se in uno stesso volume di spazio dovessimo aggiungere della massa, il foglio si curva in una zona più ristretta, con la profondità della deformazione che aumenta.