Competenze : Ilaria Cristofaro è dottoranda Ph.D. specializzata in archeoastronomia presso DiLBEC Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Si occupa di un progetto di ricerca interdisciplinare presso il Laboratorio di Archeologia, Topografia e Civiltà Italiche, sezione Capys, diretto dall’archeologo prof. Carlo Rescigno. La ricerca si prefigge di indagare gli orientamenti astronomici di templi e città della Campania antica dall’ VIII al III secolo a.C., tra cui Pompei, Cuma e Capua. Tali templi e città di popolazioni italiche con influssi greci e substrato etrusco racchiudono specifiche conoscenze di carattere astronomico indagabili sul campo della topografia antica e dei paesaggi celesti.
I. Cristofaro è un’astronoma specializzata nella relazione culturale tra l’uomo e il cielo. Si è formata all’Università Alma Mater di Bologna, dove ha conseguito nel 2013 la laurea triennale in Astronomia con tesi “Emissione Bremsstrahlung e applicazioni astrofisiche”. L’interesse per la storia dell’astronomia l’hanno condotta nel mondo accademico anglosassone dove, nel 2018, ha conseguito il titolo specialistico M.A. in Cultural Astronomy presso l’University of Wales Trinity Saint David, Wales, UK con una tesi sulla cosmologia Minoica dell’antica Creta. Dal 2018 collabora con il Sophia Centre for the Study of Cosmology in Culture nella stessa Università UWTSD. Dal 2011 organizza e conduce attività di divulgazione dell’astronomia in Spagna, Inghilterra e Italia, con contaminazioni teatrali e cinematografiche. Cliccando qui è possibile visualizzare le pubblicazioni. Curriculum Vitae [Italian, English]
Contributo all’Osservatorio Sirio :
Socia fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Astronomica Sirio dal 2018, si occupa della direzione dell’Osservatorio Astronomico. Introduce e guida il pubblico nell’osservazione degli oggetti celesti attraverso l’orientamento cardinale e il riconoscimento delle costellazioni greche. Narra di calendari e astronomie antiche, tra cui quella egizia.
Strumentazione :
• Dobson Skywatcher 250×1200 mm